Libertà
è essere autonomi, autentici e responsabili senza subire
i condizionamenti del passato e i ricatti del mondo.
Il
pericolo più grande è cadere nell’auto-commiserazione,
cercando negli altri la responsabilità delle nostre sventure
o la soluzione dei nostri problemi.
Solo noi possiamo “liberarci” dagli schemi mentali
precostituiti, cercando di sfuggire ai condizionamenti dei media,
ai falsi modelli e alle lusinghe delle pubblicità, solo noi
possiamo sanare le nostre ferite con amore e un po’
di umiltà.
Spesso ci limitiamo da soli inserendoci in un ruolo,che poteva essere
utile in un certo momento della nostra vita, ma alla fine identificandosi
sempre più con esso, ne restiamo intrappolati e quando questo
si esaurisce non sappiamo più chi siamo e cadiamo in depressione.
(professione, aspetto fisico, maternità….) Identificandosi
in un solo unico ruolo perdiamo sempre più le nostre capacità
creative, e vuoti,non sappiamo cosa fare di noi stessi. Dobbiamo
sempre scegliere i nostri ruoli con consapevolezza, alternandoli
secondo l’utilità per arricchire in modo creativo la
nostra vita.
Un
altro grande ostacolo alla libertà è la paura,
perché legandoci al passato, blocca le nostre iniziative
e riduce le nostre capacità creative: bisogna “guardarsi
dentro” per superare i complessi infantili e le vecchie abitudini
che generano illusioni ed annebbiamenti. Tendiamo a restare dove
siamo, fissati in modelli convenzionali, ormai superati e che non
sono più utili.
Bisogna
avere il coraggio di spezzare le reti, che noi stessi abbiamo teso
per difenderci, e allargare la nostra visione, accettando anche
di non essere perfetti, superando l’egocentrismo
che ci separa dal mondo, accettando fragilità e debolezze
senza usarle per farci compatire-amare.
Guardandoci
con amore, senza giudizio severo o censura, potremo essere più
autentici, liberi da piccoli progetti parziali e transitori del
nostro ego e mettere a disposizione le nostre migliori energie per
un bene comune.
La
separatività rischia di sopraffare il pianeta-genere umano.
Dalla globalizzazione egoistica alla fratellanza e cooperazione.
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